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Brevi considerazioni di finanza dal canale instagram e non solo.

Putin ammette le preoccupazioni della Cina per la guerra in Ucraina

Il meeting in Uzbekistan tra Russia e Cina avrebbe dovuto suggellare il rafforzamento di un'alleanza naturale tra il più grande esportatore di idrocarburi e il secondo più grande consumatore.

Eppure, se il Presidente Cinese Xi Jinping ha sottolineato che il Dragone "lavorerà per estendere un forte sostegno su questioni riguardanti i reciproci interessi fondamentali", a sorprendere sono state le parole del Presidente Russo.

Sembra infatti che Xi abbia espresso un certo scontento sull'eccessivo protrarsi della guerra in Ucraina che sta peggiorando i colli di bottiglia sugli approvvigionamenti globali e sta incrinando le già difficili relazioni USA-Cina, cui Putin avrebbe risposto: "Apprezziamo molto la posizione equilibrata dei nostri amici cinesi sulla crisi ucraina. Comprendiamo le vostre domande e preoccupazioni al riguardoDurante l'incontro di oggi, cercheremo di spiegarvi la nostra posizione, anche se ne abbiamo già parlato in precedenza".

Per alcuni economisti ed analisti, il passaggio da "un'alleanza senza limiti" annunciata lo scorso febbraio alle parole odierne sarebbe da leggere come un peggioramento delle relazioni diplomatiche, che potrebbero portare il Presidente Russo a rivedere le sue strategie di guerra in Ucraina.

Musk vende $6,9mld di azioni Tesla sul rischio di obbligo di acquisto di Twitter

Nonostante le rassicurazioni sul fatto che non avrebbe più ceduto ulteriori partecipazioni nella sua Tesla, dopo gli $8,5mld venduti lo scorso aprile, Elon Musk è stato costretto a cedere una nuova quota da ca. $6,9mld (ad un prezzo di $869 per azione), approfittando del rimbalzo delle quotazioni della società degli EV (che nell'ultimo mese ha guadagnato il 21%).

Dopo aver lanciato l'offerta su Twitter, Musk é tornato sui suoi passi a luglio sul fatto che gli utenti "fake" sulla piattaforma fossero piú del 5% del totale, come dichiarato da Twitter. A seguito di ció la societá gli ha fatto causa (il processo é atteso a inizio ottobre). Quando ció accade, stando alla giurisprudenza americana, le probabilitá che un investitore sia poi obbligato a proseguire l'iter di acquisizione sono molto alte.

Per questo motivo, Musk é corso ai ripari liquidando un'ulteriore quota di Tesla e, alla domanda di un follower se avesse terminato con le vendite, ha risposto "Si. Nell'evenienza (improbabile) che Twitter mi obblighi a proseguire il deal e alcuni co-investitori vengano meno, era importante evitare una vendita improvvisa [con conseguente crollo del titolo] di azioni Tesla".

L'offerta per l'acquisto di Twitter lanciata ad aprile prevedeva un esborso da $44mld, di cui ca. $10,5mld di prestiti bancari (da montare su Twitter che tuttavia non é ancora profittevole), $12,5mld di margin loan (prestiti garantiti da $62mld di azioni Tesla) e $21mld di "equity" messi a disposizione da Musk e altri co-investitori.

Sulle attese che l'acquisizione si concluda favorevolmente, il titolo Twitter sale del 3% in pre-market. Ciononostante, alla luce dei rischi e del possibile protrarsi della battaglia legale tra Musk e Twitter, la capitalizzazione della societá é ancora da $33mld, ben lontana dai $44mld offerti dal patron di Tesla.

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Nexi e Telecom Italia brillano sulle ipotesi di delisting

Dopo i delisting attesi di Tod's, Atlantia e Autogrill, oltre alla fuga di Exor verso Amsterdam, il mercato crede che l'esodo da Piazza Affari potrebbe non essere finito. Quest'oggi infatti Telecom Italia e Nexi salgono del 5% su rumors di delisting.

Telecom Italia è arrivata a toccare l'8% dopo che Bloomberg ha riportato che nei piani di Fratelli d'Italia, in caso di vittoria alle elezioni, ci sarebbe il lancio di un'Offerta Pubblica d'Acquisto (OPA) tramite CDP, per riportarla sotto controllo statale. Già la scorsa settimana Fratelli d'Italia (Alessio Butti) aveva dichiarato di essere "contraria alla vendita della rete da parte di Tim" e auspicare per CDP un ruolo da "azionista di controllo".

Nexi invece ha toccato il 7% (complici anche gli scarsi volumi di agosto), sui rumors che alcuni private equity (tra cui Silver Lake) avrebbero inviato offerte "non sollecitate" per acquisire e "delistare" la società. Ma il CEO Paolo Bertoluzzo (uno dei migliori manager di Piazza Affari) le avrebbe rigettate, perché ritenute troppo basse.

Via alla riduzione dei consumi di gas in UE

A partire da oggi 9 agosto i Paesi UE si impegneranno a rispettare lo European Gas Reduction Plan, un piano che mira a ridurre i consumi di gas del 15% fino al prossimo 31 marzo.

L'accordo rimane su base volontaria (tutti i Paesi UE hanno aderito tranne Polonia e Ungheria), anche se ogni Stato potrà deviare dal target a seconda della propria dipendenza energetica dal gas russo e dal livello degli stoccaggi (che dovrà essere superiore all'80%). Al netto di tali deviazioni, si stima che l'UE ridurrà agli effetti i suoi consumi di gas dell'8%.

In Italia, in cui gli stoccaggi sono al 74% e secondo il Ministro Cingolani arriveranno al 90% entro l'inizio della stagione fredda, la riduzione dei consumi di gas sarà solo 7%, cosa che comporterà principalmente il minor utilizzo dei riscaldamenti e dei condizionatori negli uffici pubblici.

In Spagna è stato previsto lo spegnimento delle vetrine dei negozi dalle ore 22, in Francia la chiusura delle porte dei negozi per non disperdere l'aria condizionata. Più aggressivi i provvedimenti della Germania (che importa il 55% del gas dalla Russia), che in varie città ha imposto lo spegnimento delle luci dei monumenti, docce fredde nelle piscine e riscaldamenti massimo a 20 gradi.

Che impatto hanno avuto le sazioni sul petrolio russo? Quasi nullo (per colpa della Cina)

Secondo un report della International Energy Agency, le sanzioni dei Paesi Occidentali hanno avuto un effetto marginale sulla produzione di petrolio russo, a causa della domanda proveniente dai Paesi asiatici.

Infatti, anche se l'export verso l'Occidente è crollato di 2,2mln di barili/giorno (sugli 11mln prodotti dalla Russia), quasi tutto è stata assorbito (a prezzo scontato) da Cina, India e Turchia.

A luglio la produzione russa di greggio è risultata inferiore di appena il 3% rispetto al periodo ante-guerra, con la Cina che è diventata il primo cliente di Mosca, superando l'UE.

La IEA ha anche rivisto al rialzo le sue stime di consumo di petrolio nel 2022 di 380k barili/giorno (a 99,7mln di b/d), con ulteriore crescita del 2% nel 2023, visto che i prezzi elevatissimi del gas stanno spingendo molti Paesi (tra cui Italia, Spagna, Germania e UK) a preferire il petrolio come combustibile per alimentare le proprie centrali.

Si chiude un primo semestre da dimenticare per gli Hedge Fund (ma non per tutti)

La performance dell’indice HFRI (l’indice ponderato che traccia le variazioni degli attivi dei principali hedge fund) è stata negativa del 5,6% nei primi sei mesi dell’anno.

Il grosso dell’underperformance è derivata dai cosiddetti fondi azionari “long-short” (-12%), troppo esposti alle start-up tecnologiche (casi estremi sono stati quelli di Maverick Capital a -35% e Light Street a -40%).

Performance stabili in media per i fondi “quant”, che con i loro algoritmi tipicamente guadagnano dalla forte volatilitá del mercato (come il caso di AQR Full Volatility in rialzo del 53%), ma che in alcuni casi possono sbagliare completamente la strategia scommettendo sul prosieguo dei trend dei mesi precedenti (come il fondo Fort, in ribasso del 20%).

A brillare quest'anno sono peró i fondi "macro" (+9%), che hanno scommesso sull'aumento dell'inflazione e sull'aumento dei tassi (tra i piú performanti figura il Pure Alpha di Bridgewater di Ray Dalio a +32% nella prima metá dell'anno).

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Disney batte le attese sulla trimestrale (e supera gli abbonati di Netflix...)

La società di Topolino porta a casa un fatturato trimestrale da $21,5mld (meglio dei $21mld attesi), in rialzo del 26%, sospinto soprattutto dalle entrate dalle riaperture dei suoi parchi divertimento (+72%). Bene l'EPS a $1,09 (vs. $0,96 attesi).

Buona anche la crescita dello streaming (+19%), supportata dal raggiungimento di 152mln di abbonati su Disney+ (vs. i 148mln attesi). Includendo anche gli abbonati Hulu ed ESPN+, Disney ha oggi 221mln di utenti, contro i 220mln di Netflix.

Confermato il lancio a dicembre di una versione di Disney+ a $8/mese con pubblicità, mentre la versione senza sponsorizzazioni salirà di prezzo da $8/mese a $11/mese, anche per ripianare le forti perdite derivanti dal business dello streaming.

Unica nota stonata è la revisione della guidance, con la società che ha ribassato il target di utenti Disney+ entro il 2024, da 230-260mln a 215-240mln.

Titolo su del 6% in after-hours.

 

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MercadoLibre chiude a +16% dopo una trimestrale forte

La "Amazon del Sudamerica" porta a casa una trimestrale molto positiva, con ricavi da $2,60mld (vs. $2,51mld attesi), +53% vs. 2021, sull'espansione del business pubblicitario, sulla buona crescita dei volumi venduti nell'e-commerce (seppur in rallentamento rispetto ai trimestri precedenti) e dalle ottime performance dei pagamenti digitali (Mercado Pago).

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L'EPS si attesta a $2,43 (molto meglio degli $1,79 attesi e degli $1,37 dell'anno scorso).

Il titolo vola del 16% e porta la società a "girare" ad un multiplo EV/Revenues NTM di oltre 4x, superiore rispetto a competitor come Amazon (3x) o eBay (3x), seppur giustificato dalle maggiori prospettive di crescita.

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