Che impatto hanno avuto le sazioni sul petrolio russo? Quasi nullo (per colpa della Cina)

Secondo un report della International Energy Agency, le sanzioni dei Paesi Occidentali hanno avuto un effetto marginale sulla produzione di petrolio russo, a causa della domanda proveniente dai Paesi asiatici.

Infatti, anche se l'export verso l'Occidente è crollato di 2,2mln di barili/giorno (sugli 11mln prodotti dalla Russia), quasi tutto è stata assorbito (a prezzo scontato) da Cina, India e Turchia.

A luglio la produzione russa di greggio è risultata inferiore di appena il 3% rispetto al periodo ante-guerra, con la Cina che è diventata il primo cliente di Mosca, superando l'UE.

La IEA ha anche rivisto al rialzo le sue stime di consumo di petrolio nel 2022 di 380k barili/giorno (a 99,7mln di b/d), con ulteriore crescita del 2% nel 2023, visto che i prezzi elevatissimi del gas stanno spingendo molti Paesi (tra cui Italia, Spagna, Germania e UK) a preferire il petrolio come combustibile per alimentare le proprie centrali.