L'attuale Presidente cinese è stato formalmente eletto come "centro del Partito", cosa che gli garantirà almeno altri 5 anni di mandato e la capacità di orientare la politica e l'ideologia dell'intero Partito Comunista Cinese.
Durante il Congresso sono stati pre-pensionati tutti i dirigenti in disaccordo con Xi e la sua nuova condotta di "prosperità comune" (incluso il premier Li Keqiang e il vice-premier Liu He che aveva più volte sottolineato che la Cina avrebbe attuato "politiche in favore dei mercati"), sono stati inseriti nella Costituzione nuovi termini per rafforzare il suo potere, oltre all'espresso rifiuto dell’indipendenza di Taiwan.
Simbolico (e un po' umiliante) è quanto accaduto sabato al Congresso al predecessore di Xi, Hu Jintao, seduto proprio accanto all'attuale Presidente, che è stato fatto scortare fuori con la forza dalla sala (anche se non è dato sapere le motivazioni).