Si chiude un primo semestre da dimenticare per gli Hedge Fund (ma non per tutti)
La performance dell’indice HFRI (l’indice ponderato che traccia le variazioni degli attivi dei principali hedge fund) è stata negativa del 5,6% nei primi sei mesi dell’anno.
Il grosso dell’underperformance è derivata dai cosiddetti fondi azionari “long-short” (-12%), troppo esposti alle start-up tecnologiche (casi estremi sono stati quelli di Maverick Capital a -35% e Light Street a -40%).
Performance stabili in media per i fondi “quant”, che con i loro algoritmi tipicamente guadagnano dalla forte volatilitá del mercato (come il caso di AQR Full Volatility in rialzo del 53%), ma che in alcuni casi possono sbagliare completamente la strategia scommettendo sul prosieguo dei trend dei mesi precedenti (come il fondo Fort, in ribasso del 20%).
A brillare quest'anno sono peró i fondi "macro" (+9%), che hanno scommesso sull'aumento dell'inflazione e sull'aumento dei tassi (tra i piú performanti figura il Pure Alpha di Bridgewater di Ray Dalio a +32% nella prima metá dell'anno).