L'FMI rivede al ribasso le stime di crescita del PIL mondiale

Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita del PIL globale, con un aumento di appena il +3,2% nel 2022 (vs. 4,2% di stime precedenti) e del +2,7% nel 2023 (vs. 3,6% precedente), a causa degli impatti della guerra e della politica monetaria delle banche centrali.

Fatta eccezione per il 2020, il tasso di crescita del 2023 è il più lento da quando il FMI pubblica le sue stime (2001). Lo stesso Fondo ha sottolineato che esiste comunque il 25% di possibilità di una crescita sotto il 2% e il 15% di possibilità di una crescita sotto l'1%.

Con un'inflazione persistente (+7,2% a livello mondiale nel 2022 e +4,4% nel 2023) l'economia mondiale rimarrà dimensionalmente più piccola del 4% rispetto a quanto lo era a gennaio 2020, prima dell'inizio della pandemia.

L'FMI ha sottolineato che "il mondo non è in crisi, ma le prospettive non sembrano buone", cosa che potrebbe spingere i flussi di denaro verso beni rifugio come i Treasury americani, rafforzando ulteriormente il Dollaro.