Volano le quotazioni delle start-up tech

Le operazioni finanziarie sulle start-up tecnologiche hanno raggiunto la soglia record di $582,5 miliardi da inizio anno 2021.

Di questa cifra, l’88% ($514 miliardi) sono rappresentate da operazioni di quotazione tramite offerta pubblica (IPO) o quotazione diretta o fusione con SPAC. Solo tra luglio e settembre si sono registrate 93 quotazioni, valore più alto dell’anno.

Secondo i dati Refinitiv, il numero di quotazioni di start-up tecnologiche quest'anno negli USA è nettamente il più alto dal 2000, come evidente dal grafico qui sotto.

021.1 volano le prospettive quotazioni LBO acquisizioni

Le operazioni di leverage buyout (LBO) sono anche risultate in aumento, mentre le normali acquisizioni sono state in lieve declino. LBO e acquisizioni hanno rappresentato il restante 12% ($69 miliardi) delle operazioni finanziarie sulle start-up tecnologiche.

Gli LBO sono delle acquisizioni realizzate tipicamente dai fondi di private equity, che creano un veicolo vuoto, in cui fanno confluire mezzi propri e una buona dose di debito. Il veicolo, con questo denaro raccolto lancia un’offerta di acquisto su una società target, con cui poi si fonde (fusione inversa). I flussi di cassa generati dalla società acquisita serviranno a ripagare il debito contratto dal veicolo per acquistare la società stessa.

Tornando ai dati sulle operazioni sulle start-up, essi evidenziano (come mostrato dal grafico sotto) che nel 2021 tali valori sono risultati addirittura doppi rispetto al 2020, di suo già un anno record.

Infatti i tassi estremamente bassi e l’eccesso di liquidità hanno pompato molto le valutazioni di mercato. Di conseguenza molti fondi di venture capital hanno scelto l’IPO come strategia di “exit” dai propri investimenti nelle start-up tecnologiche, ottenendo guadagni enormi.

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Storicamente infatti, le rivendite delle società tech da parte dei venture capital ad altri fondi o a società industriali più grandi sono state strategie di uscita molto comuni. Ma negli ultimi anni, le quotazioni hanno guadagnato sempre più terreno.

Ad esempio, la piattaforma di trading senza commissioni Robinhood si è resa protagonista della più grande “exit” per gli investitori nel terzo trimestre di quest’anno, a seguito di una IPO da $32 miliardi. Robinhood aveva raccolto appena $5,6 miliardi dai fondi di venture capital ​​prima della quotazione.

Allo stesso modo la piattaforma di scambio di criptovalute Coinbase, ha realizzato la più grande quotazione diretta finora quest'anno, toccando una capitalizzazione di mercato di $76 miliardi al primo giorno di negoziazione ad aprile. Coinbase aveva raccolto poco meno di $600 milioni prima del suo debutto sul listino a New York, generando uno degli investimenti di venture capital più redditizi della storia.

D’altro canto, l’abbondanza di liquidità ha avuto l’effetto indesiderato di portare sul listino anche società piccole, deboli e a volte senza addirittura un fatturato (ma solo con un’idea di business innovativa). Queste società si sono quotate soprattutto tramite SPAC. Questo ha fatto sì le fortune dei venture capitalist ma ha anche impoverito la qualità media delle società presenti sul listino, causando alla fine una crisi di fiducia proprio nei confronti delle SPAC, la cui bolla è esplosa durante nel corso dell’anno.

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Francesco di Renegade Insider Finanza