Il profilo finanziario (pt.2)

Una volta apprese le principali grandezze all’interno dei prospetti finanziari, è possibile procedere con la valutazione dei principali indici finanziari.

Idealmente la valutazione dovrebbe essere effettuata su valori medi per ogni indice, ad es. sugli ultimi 3 esercizi, o addirittura prendendo in considerazione i valori prospettici se disponibili (ad es. ultimi 3 anni storici + 1 anno prospettico).

Gli elementi alla base dell'analisi fondamentale

Di seguito l'elenco e la spiegazione degli elementi più importanti alla base dell'analisi fondamentale.

  • Dimensione dei ricavi: questo driver indica la forza di mercato dell'azienda, la sua capacità di affrontare le oscillazioni dei cicli economici e la sua capacità di servire mercati diversi. Generalmente, piu grande è la dimensione dei ricavi, meglio è, in termini di minori impatti sul prezzo dell’azione in momenti negativi del mercato.
    Es. pensate a Comcast (società proprietaria, tra le altre, di Sky TV), con un fatturato da $109mld che fino alla data in cui scriviamo è in ribasso dell’1% da inizio anno contro performance molto più negative di player più piccoli e meno diversificati come Mediaset (-31% YTD), Discovery Communication (-29% YTD) o TF1 (-23% YTD).
  • Ebitda margin: questo driver è calcolato come rapporto tra Ebitda e Ricavi e indica quanto sostenibile e quanto forte è la posizione di mercato dell'azienda. Più alto è il margine, più forte è il potere di mercato di una società nei confronti dei consumatori e rispetto ai concorrenti. Inoltre, margini più elevati possono fornire un cuscinetto alle aziende in caso di cambiamenti nella domanda di prodotti, per avvicinarsi a regioni geograficamente diverse, per far fronte a un improvviso aumento dei costi e per meglio contrattare con clienti e fornitori.
    Pensate ad esempio al miglior posizionamento di mercato di leader di settore come Samsung (quota di mercato del 30% nei cellulari a fronte di un Ebitda margin del 28%) e Apple (quota del 27%, a fronte di un margine del 28-29%), rispetto a player “low cost” come Xiaomi (quota dell’8%, con un margine del 6%) o Lenovo (quota dell’1%, con margine del 4-5%) che soffrirebbero certamente di più in caso di battute d’arresto del mercato dei cellulari.
  • Interest Coverage Ratio (ICR): questo driver esprime la capacità di un'azienda di coprire i costi degli interessi con i proventi generati dalla propria attività operativa. Nello specifico l’ICR si calcola come rapporto tra Ebitda e Oneri Finanziari Netti. Tale indice è espressione della flessibilità finanziaria dell'azienda, fondamentale per affrontare i diversi momenti del ciclo economico.
  • Return on Assets (ROA): questo rapporto esprime il ritorno che un'azienda ottiene sul proprio investimento dall’attività operativa. Maggiore è il rendimento, più forte è la posizione di mercato dell'azienda e i margini di guadagno. Tale metrica finanziaria è calcolata come Ebit sul Capitale Investito Netto (ovvero la somma tra Patrimonio Netto e Posizione Finanziaria Netta).
    Tornando all’esempio del mercato dei cellulari, pensate ai ritorni generati da un leader di mercato come Apple (ROA 16-19%) rispetto a un “follower low-cost” come Xiaomi (ROA del 2-3%).
  • Leva finanziaria (o Leverage): questa metrica finanziaria è probabilmente la più importante del profilo finanziario, poiché è un indicatore della capacità di ripagare il debito finanziario contratto, mettendo in relazione appunto l'ammontare del debito (Posizione Finanziaria Netta) con la capacità di generare flussi di cassa dall'attività operativa (Ebitda). Anche se per ogni settore esistono livelli di accettabilità diversi, generalmente, valori superiori a 4,5x possono destare preoccupazione sulla sostenibilità del debito a lungo termine.
  • Posizione Finanziaria Netta/Capitale Investito Netto: questa metrica è anche chiamata rapporto Fonti-Impieghi. Il Capitale Investito Netto rappresenta gli Impieghi di un'azienda, ovvero il suo patrimonio. Per finanziare tale patrimonio, un’azienda dovrà sfruttare i mezzi messi a disposizione da parte degli azionisti (Patrimonio Netto) e quelli messi a disposizione da parte dei prestatori di denaro (Posizione Finanziaria Netta), principalmente banche e obbligazionisti. Attraverso questo indice, si potrà capire quanta parte di quegli Impieghi sono finanziati dal debito. Generalmente, aziende che finanziano più dell'80% del loro capitale investito netto con l’indebitamento finanziario avranno un maggior rischio di cadere in una situazione di squilibrio finanziario, in quanto le risorse prodotte dall’azienda potrebbero non essere in grado di bilanciare l’esposizione debitoria.

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Francesco di Renegade Insider Finanza