Il profilo finanziario (pt.1)

Valutare il profilo finanziario di un’azienda vuol dire capire il modo in cui l’azienda è gestita in termini di performance reddituali e di sostenibilità del suo debito.

Il profilo finanziario

Per misurare la forza del profilo finanziario è necessario conoscere l'analisi fondamentale.

L'analisi fondamentale rappresenta lo studio dei principali indicatori finanziari e delle ragioni che hanno portato alla loro evoluzione (analisi storica), nonché lo studio dei dati previsionali e dei driver di tali performance (analisi prospettica). Alla fine dell'analisi fondamentale sarai in grado di calcolare una serie di rapporti finanziari che esprimono quanto una specifica impresa sia o meno in equilibrio.

Prima però è necessario conoscere i documenti da cui trarre le informazioni finanziarie, ovvero i bilanci societari. All’interno del bilancio, troverai diverse sezioni, tra le quali spicca quella dei prospetti finanziari, che sono principalmente tre: Conto Economico, Stato Patrimoniale e Rendiconto Finanziario.

Conto Economico

Il Conto Economico è espressione delle grandezze flusso di una società in un determinato periodo, ovvero l’indicazione del risultato economico della società in un dato periodo.

Le grandezze principali che ritroverai nel Conto Economico sono:

  • Ricavi: questa misura rappresenta il valore delle vendite di un’azienda in un determinato periodo di tempo.
  • Ebitda (Earnings before Interests, Taxes, Depreciation and Amortization, assimilabile a quello che nel codice civile italiano è il Margine Operativo Lordo): è una delle misure più importanti nell'analisi finanziaria. Rappresenta il margine che un'azienda può generare dalle sue attività operative e può essere calcolato come differenza tra Ricavi e Costi Operativi prima degli Ammortamenti.
  • Ebit (Earnings before Interests and Taxes o Utile operativo o Margine Operativo Netto). Viene calcolato come differenza tra Ricavi e Costi Operativi (inclusi gli Ammortamenti) e rappresenta il risultato delle attività operative di una società, inclusi gli impatti (non cash) derivanti dal deprezzamento dell’Attivo Fisso.
  • Oneri Finanziarie Netti: esprimono il costo del debito di un'azienda, cioè gli interessi. Più alti sono gli oneri finanziari in rapporto al debito, più rischioso potrebbe essere l’investimento in una determinata società, poiché obbligazionisti e banche addebitano un costo maggiore alla società, percependone maggiori rischi.
  • Risultato Netto (o Utile Netto o Perdita Netta): è la “bottom line”, cioè l’ultima riga del Conto Economico ovvero la differenza tra Ricavi e Costi operativi (inclusi gli Ammortamenti), altri costi / proventi non ricorrenti, Oneri Finanziari Netti e Imposte. È generalmente più utile considerare l'Utile Netto attribuibile agli azionisti della società, ovvero la parte dell'utile che non è destinato alle minoranze.

Stato Patrimoniale

Lo Stato Patrimoniale è diviso in due sezioni. Da un lato le Attività, dall’altra le Passività e il Patrimonio Netto. Le Attività sono espressione del pieno patrimonio della società (in gergo definiti “impieghi), mentre dall’altro lato abbiamo le cosiddette “fonti”, ovvero i mezzi tramite cui sono stati finanziati quegli attivi, cioè Passività (mezzi di terzi) e il Patrimonio Netto (mezzi propri).

In uno Stato Patrimoniale riclassificato, lato Attività, le grandezze più importanti sono:

  • Capitale Circolante Netto (CCN): è calcolato come somma algebrica di Rimanenze, Crediti commerciali, Debiti commerciali e Altri crediti e debiti (non finanziari). Esprime quanta parte dell’Attivo è in attesa di essere incassata o liquidata. Infatti, non tutti i proventi contabilizzati come Ricavi né tutti i costi contabilizzati come Costi Operativi sono effettivamente “cash”. Alcuni di essi potrebbero essere in attesa di essere incassati e registrati sotto forma di Crediti Commerciali o Rimanenze (in caso di Ricavi) o Debiti Commerciali (in caso di Costi Operativi).
    Per quanto ogni settore abbia soglie diverse, generalmente un CCN superiore al 20% dei ricavi potrebbe destare qualche preoccupazione, in quanto la società non riesce a incassare nel breve una larga parte del suo fatturato. Al contrario, un CCN basso potrebbe essere sintomatico di un forte potere contrattuale dell’azienda nei confronti dei suoi fornitori (perché implicherà maggiori Debiti Commerciali, quindi termini di pagamento estesi ai fornitori).
  • Immobilizzazioni o Attivo Fisso (tangibili, immateriali o finanziarie): esprime la ricchezza a lungo termine della società ed è calcolata come somma delle Immobilizzazioni Materiali (es. terreni, edifici, attrezzature ...), Immobilizzazioni Immateriali (es. marchi, licenze o avviamento…) e Immobilizzazioni Finanziarie (partecipazioni in altre società, JV…).

Dall’altro lato, quello Stato Patrimoniale, invece, abbiamo:

  • Patrimonio Netto: rappresenta l'importo che l'azionista ha investito o reinvestito (attraverso utili non distribuiti o aumenti di capitale) nella società. Un elevato livello di Patrimonio Netto rispetto alla Posizione Finanziaria Netta sarebbe coerente con una società equilibrata che genera Utili Netti elevati e li reinveste per crescere ulteriormente.
  • Posizione Finanziaria Netta (o Debito Netto): è calcolata come la somma del Debito Finanziario a Breve termine e Debito Finanziario a Lungo Termine al netto della Cassa (o Liquidità) e di eventuali Crediti Finanziari a Breve Termine (se facilmente liquidabili). La PFN è l'espressione della posizione debitoria dell’azienda e va valutata in relazione all'Ebitda o al Patrimonio Netto, per capire se una determinata società è in equilibrio finanziario oppure no.

Rendiconto finanziario

Il Rendiconto Finanziario è probabilmente la parte più importante dei prospetti finanziari, poiché aiuta a capire quanta cassa una determinata azienda ha effettivamente generato o assorbito in un certo periodo. Il Rendiconto è diverso dal Conto Economico dove sono presenti anche alcune componenti non monetarie (come ad esempio Accantonamenti, Ammortamenti, Variazioni di Fair Value di Attività / Passività…). Al contrario, il Rendiconto Finanziario ci dice esattamente il saldo netto tra tutti i ricavi e tutti i costi “cash” della società. Se è negativo, la cassa a bilancio diminuirà. Se è positivo, la cassa aumenterà.

I principali dati da valutare in un rendiconto finanziario sono:

  • Cash Flow Operativo (CFO) o Flusso di Cassa Operativo: rappresenta il flusso di cassa generato effettivamente dall’attività operativa di un’azienda, dopo le variazioni del Capitale Circolante Netto, ovvero rimanenze, crediti commerciali, debiti commerciali e altri crediti e debiti.
  • Free Cash Flow (FCF): è il flusso di cassa netto o libero generato dall'attività operativa dopo gli investimenti in Immobilizzazioni (Capex) necessari per sostenere nel lungo termine il modello di business aziendale. Viene calcolato come CFO – Capex. Generalmente da questo calcolo sono esclusi gli investimenti in attività finanziarie in quanto considerati più discrezionali rispetto a quelli materiali e immateriali. Solitamente, se il FCF è positivo, la Società ha un modello di business sostenibile. Se è negativo, esso potrebbe innescare un aumento progressivo della PFN che alla fine potrebbe sfociare nel default dell’impresa, con un forte ribasso del titolo.

Un FCF positivo può essere utilizzato per diversi scopi. I più comuni sono:

  • Riduzione dei Debiti Finanziari a bilancio.
  • Distribuzione di dividendi e acquisto di azioni proprie, per remunerare gli azionisti.
  • Acquisizione di partecipazioni/società/investimenti finanziari, per poter far crescere dimensionalmente l’impresa.

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Francesco di Renegade Insider Finanza